Hal Yamanouchi
E’ nato a Tokyo nel ’46, dove si laurea in lingua e letteratura angloamericana, presso l’Universita’ di To- kyo degli Studi Esteri. Nel ’71 si trasferisce a Londra dove lavora come linguista e continua le sue av- venture teatrali, prima d’unirsi come mimo-danzatore al The Red Buddha Theatre, al Round Hou- se, al Piccadilly Theatre e in tournée Europee.
Dal ’75 si stabilisce in Italia e partecipa a vari festival con spettacoli di mimo-danza, unendo le tecniche orientali e occidentali, oltre ad essere ospite fisso per alcuni programmi televisivi della RAI.
Nel ’77 fonda l’Associazione “Mimo-Danza Alternativa” (divenuta in seguito MDA Produzioni diret- te da Aurelio Gatti) partecipando, come autore, regista, mimo, in vari spettacoli.
Da giovane riceve diversi premi da: “Gli amici della musica di Novara”; “I danzatori scalzi” diretto da Patrizia Ceroni; “Premio Guido Monaco”; come attore nel ruolo d’Ariel in “La Tempesta” diretto da Tato Russo; “Premio Colpo di Scena”; come performer alla “1° rassegna internazionale performers & performances a Castelguiliano”; come doppiatore al “Festival del Cinema di Acquappesa sul Doppiaggio” per il suo doppiaggio di Kazumoto in “L’ultimo Samurai”.
Come coreografo ha curato i movimenti di opere liriche e di spettacoli di prosa per i registi quali: Mau- ro Bolognini, Andrea Camilleri, Giancarlo Cobelli, Glauco Mauri, Giuliano Montaldo, Luca Ronconi, Maurizio Scappano, Antonio Calenda e Renzo Giacchieri. Ha lavorato come attore in più di ottanta film e telefilm italiani e in più di venti film e telefilm americani e d’altri paesi esteri. Come prodotti ita- liani: “Nirvana” (G. Salvatores), “Cristoforo Colombo” (A. Lattuada), “I Paladini” (G. Battiato), “Joan Lui” (A. Celentano), antagonista in “Anche lei fumava il sigaro” (A. Di Robilant), co-protagonista in “Last Food” (D.Cini), protagonista in “Tarda Estate” e “Terra” (M.De Angelis e A.Trapani). Come prodotti americani e altri: Life Acquatic” (Wes Anderson), “Push” (P.MacGuigan), “The Way Back” (Peter Weir), “Wolverine Immortale” (James Mangold), “Grain” (Semih Kaplanoglu) e “Zoolander 2” (Ben Stiller).
Ha scritto numerosi saggi sull’attualità italiana, sui misteri del Cattolicesimo e sui misteri nella storia Giapponese per il mensile “Comeva” e “Ciao” e scrive reportage annuali sul teatro italiano per “Inter- national Theatre Institute”, UNESCO.